Salerno è una ridente città capoluogo con un lungomare trai i più belli d'Italia ancora relativamente poco scoperta dal turismo di massa e pertanto risulta ancora più piacevole da visitare in tutta tranquillità. La parte più caratteristica è il centro storico medievale, molto curato e in alcune zone pieno di vita in tutte le ore del giorno. Qui sorgono in gran numero palazzi gentilizi oltre a importanti e ben conservate chiese tra le quali spicca il Duomo di Salerno con il suo maestoso e raffinato campanile romanico dalle molteplici influenze stilistiche. La ricchezza ed importanza degli edifici non meraviglia se si tiene a mente che Salerno nel medioevo è stata una capitale longobarda e normanna che ospitò pure la famosa Scuola Medica Salernitana, la prima del suo genere in Europa e che valse alla città il privilegio di potersi fregiare del titolo "Hippocratica Civitas". Il porto di Salerno è sempre stato importantissimo, oggi ve ne sono tre e sono ancora di più il motore economico della città che da qualche anno si è attrezzata per accogliere navi da crociera provenienti da tutto il mondo con la futuristica stazione marittima progettata dall'archistar Zaha Hadid.
Tra i sepolcri conservati nel duomo normanno risaltano, per importanza, i resti del papa San Gregorio VII nell'abside della navata destra e le sacre reliquie dell'evangelista Matteo all'interno della cripta risplendente del luccichio di stucchi indorati e meravigliosi intarsi in marmo. E come non parlare dell'imponente monumento funebre della Regina Margherita di Durazzo che conserva ancora i suoi colori sui suoi marmi. Poi i due preziosissimi amboni marmorei posti nella navata centrale davanti al transetto, detti "Guarna" e "d'Ajello" (dai committenti) con sculture e rilievi di altissimo pregio, sono riccamente rivestiti con mosaici colorati a motivi geometrici, la stessa tipologia dei ricchissimi mosaici del pavimento del coro e del transetto.
L'impianto delle strade a scacchiera sono un chiaro rimando alle origini romane di Salerno nel II secolo a.C. ed in molti edifici medievali furono ripresi resti antichi come colonne appartenenti a templi pagani o pietre scolpite che qua e là affiorano sotto l'intonaco di vecchi edifici.
Nei terrazzamenti del Giardino della Minerva il maestro salernitano Matteo Silvatico intorno al 1300 impiantò un giardino botanico a scopo terapeutico per ricavare dei principi attivi da utilizzare nella scuola medica e didattico per i suoi studenti di medicina. Sorge in pieno centro storico e sfrutta le acque sorgive naturali sapientemente convogliate e immagazzinate per il sostentamento delle piante. Grazie al grande lavoro di recupero e impegno degli ultimi decenni il giardino con le sue innumerevoli piante è ritornato al suo splendore. Dai suoi terrazzi si ammira la città vecchia sottostante e la vista sull'intero litorale che spazia dalla città passando per il porto alla famosa Costa d'Amalfi. Durante la visita si apprezzano la quiete e l'armonia che emana nel mezzo di una vivace città.
In lontananza si scorge imponente il Castello Arechi che sovrasta la città, esso prende il nome del primo principe longobardo che la scelse come sua capitale nel lontano VIII secolo. Era la punta di un triangolo di possenti mura e torri a difesa della città medievale. La vista sulla città e l'intero Golfo di Salerno con la Costa del Cilento a sud e la Costa d'Amalfi a nord è davvero mozzafiato!
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